L'Umanoide

Locandina

di George B. Lewis (Aldo Lado) (1979)

Autori della recensione: Marchiño

Il pianeta Metropolis è in pericolo: il malvagio lord Graal è fuggito dal suo esilio sul pianeta Noxon e vuole vendicarsi di suo fratello, Grande Fratello appunto, saggio e pacifico governatore della galassia. L'asso nella manica di lord Graal è il dottor Kraspin che, liberato dal manicomio spaziale dove era stato confinato, può finalmente dare vita ad una creatura invulnerabile e dotata di forza sovrumana: l'Umanoide. Sottratta alle riserve nucleari di Metropolis la fondamentale sostanza chiamata Kappatron e prelevato il soggetto adatto per la mutazione genetica, il dottor Kraspin può finalmente sguinzagliare la sua feroce creatura per uccidere Grande Fratello e la sua nemica di sempre, la dottoressa Barbara Gibson, che lo aveva fatto internare. Peccato che la professoressa Gibson abbia al suo fianco il misterioso Tom Tom, ragazzino dotato di particolarissimi poteri shiatsu-zen, che sottrae l'Umanoide dal controllo di Kraspin e lo fa diventare un gigante buono, ed un po' citrullo, al servizio delle forze del bene. Nonostante la professoressa Gibson venga rapita da lord Kraal, Tom Tom, il baldo giovine Nick e l'Umanoide Golob sistemeranno i cattivi con l'aiuto del fondamentale cane robot, che starnazza come un'anatra, e di due misteriosi arcieri che compaiono in scena sempre al momento giusto. In un finale al gusto melassa, Golob ritrova il suo raziocinio perduto ed il suo aspetto naturale (cioè riacquista barba e capelli biondi, misteriosamente perduti nella mutazione) e Tom Tom saluta la compagnia per tornare "nella terra del Tibet, in un'epoca remota".
Sull'onda del successo mondiale di Guerre stellari, Aldo Lado, con lo zampino di Margheriti e Castellari, propone questo film-clone che in certi frangenti oltrepassa la spudoratezza assoluta, soprattutto nei costumi, peraltro curatissimi così come le scenografie e gli effetti speciali dei fucili laser, nei modellini delle astronavi e nell'ambientazione desertica del pianeta Noxon, che ricorda in maniera drammatica il pianeta dove vive il giovane Luke Skywalker.
La sgangherata trama lascerebbe presagire un trashone di livello infinito ma, ahimé, si assiste in realtà ad un film molto edulcorato, quasi per bambini, e durante la visione si sente pesantemente lo spreco di premesse tanto invitanti. Dopo l'assalto iniziale alla base delle riserve energetiche per il furto del Kappatron, infatti, il film scompare per ravvivarsi di tanto in tanto nei corpo a corpo, quando l'erculeo Umanoide prende di peso i soldati nemici e li vola via, giovandosi dei ridicoli sforzi che le comparse fanno per accentuare, con capriole e volteggi fuori tempo, gli effetti dei suoi spintoni. Non mancano tuttavia alcune chicche come la scena della mutazione, nella quale Golob viene colpito in pieno da un missile atomico ed anziché disintegrarsi riemerge con veemenza dalle acque di un lago e dà subito sfoggio della sua ebete sete di violenza regalando alcune espressioni facciali davvero sopra le righe. Ridicolo è anche il trattamento di bellezza che il dottor Kraspin escogita per lady Agata, l'amante di lord Graal: per produrre il fluido dell'eterna giovinezza la vittima sacrificale di turno viene rinchiusa in un sarcofago di vetro dotato di numerose siringhe succhia sangue.
Il finale è generosissimo: in un combattimento quanto mai caotico gustiamo lo scioglimento di lady Agata, in crisi di astinenza da fluido ringiovanente, un meraviglioso strike di teste di soldati di cioccolato che Golob esegue lanciando a casaccio una trave, ed un corpo a corpo fra Nick e lord Graal, il quale per l'occasione si munisce di mani spara-laser, risolto dall'intervento di Golob, che in un istante stritola il malvagio polverizzandolo.
Da segnalare la pessima performance di Corinne Clery nei panni della professoressa ed un imbarazzato Ivan Rassimov intabarrato nel costume di lord Graal, copiato spudoratamente da quello di Darth Vader.
Fa spavento sapere che la scrausa colonna sonora di questo film sia attribuita ad Ennio Morricone...

Paese ITA
Attori principali Richard Kiel, Barbara Bach, Corinne Clery, Leonard Mann, Ivan Rassimov
Genere Fantascienza
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Reperibilità È dura...
Voto


="Umanoide1"

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