Werewolf in a womens prison

di Jeff Leroy (2006)

Autori della recensione: dal forum: Memnone

Dopo le esperienze del Lupo mannaro contro la Camorra, questa volta gli allucantropati si infilano in un altro trash movie ambientato però à la "Women in prison". Se il film fosse stato girato nei '70 sarebbe probabilmente entrato nel mito dei film grindhouse di quel periodo, ma la scelta di girare il tutto nel 2006 non convince più di tanto, anzi: per niente.
Una coppietta in calore campeggia libero nello stato sudamericano dittatoriale senza legge di Campuna; mentre i due sfogano le loro bramosie vengono assaliti da un lupo mannaro con tanto di catarifrangenti rossi al posto degli occhi. Questo sgranocchia la tipa e uccide il fidanzato ma alla fine viene sconfitto da una bottigliata di vodka locale, famosa per contenere scaglie d'argento... il povero licantropo comincia a fumare come se la bevanda contenesse olio di palma e con un tizzone viene fatto arrosto.
La tipa, Sara, si risveglia ignuda e legata su di una barella d'infermeria dove la cugina dominatrix di mr. Gray, che lavora come guardia nella prigione per soggetti instabili femminile di Campuna (no, non ce lo siamo inventati) le spiega in abiti sadomaso che adesso è in galera sospettata di aver ucciso il fidanzato e incarcerata come pericolo pubblico. Qui scopre la dura realtà: la galera è uno gnoccaio dove il perfido direttore e la dominatrix girano filmini da rivendere sul loro sito web; le carcerate, tutte dai 19 ai 30 anni, filtrano con le guardie per ottenere sigarette e alcool; il tutto farcito da tette, tette, tette, tette, tette... In vena di omaggi riappare il fidanzato di Sara come spettro in decomposizione, che spiega che l'animale era un lupo mannaro e che adesso lei deve uccidersi perché infettata dalla maledizione e pericolosa per gli altri. Non fischiandoselo di striscio, Sara arriva alla sera seguente dopo una punizione degna di nota in cui sopravvive succhiando il sudore sul corpo di sua amica tettuta spiegandole che il sudore è come l'acqua, sistema probabilmente insegnatole tempo prima in un Bear Grylls in cerca di patata credulona.
La sera diventa lupo mannaro e fa un macello; la cosa più curiosa è che la trasformazione avviene con la creatura che esplode letteralmente da dentro la pelle, lasciandosela dietro come la muta di un serpente. Quando l'effetto finisce riecco Sara con la pelle di nuovo addosso. Sì, evitiamo domande. Il direttore comunque non si scompone e dopo averla riempita di tranquillanti invita la sua clientela web più facoltosa ad un'esibizione dal vivo di lei che si trasforma scatenando la carneficina finale. E fra altre tette, pelle lasciata sparsa, ciccioni che vomitano... arriviamo al finale.
Il costume non è in CGI ma fallisce totalmente sia come erotico sia come film "gore". Divertito seppure annoiato in alcune scene, lo spettatore attratto dal "titolone" forse sperava in chissà quale filmone... e invece Andolfi può dormire tranquillo!

Paese USA
Attori principali Victoria De Mare, Eva Derrek, Vinnie Bilancio
Genere Horror
A chi è consigliato A tutti i cultori del Brutto e delle tette
Se ti piace guarda anche il video "Donato Mitola Licantropo - Mai dire TV" su YouTube
Reperibilità Bassissima, quasi inesistente
Voto


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