Ninja III - The domination

Locandina

di Sam Firstenberg (1984)

Autori della recensione: Giulio, Marchiño

È tempo di innovare il filone ninja e la Cannon film tenta il colpaccio con una produzione che si renda appetitosa anche per il pubblico Americano. L'idea è interessante: una sceneggiatura sui generis capace di contaminare il prolifico filone Ninja con il collaudatissimo teen-moovie anni '80 da domenica pomeriggio.
Un maestro ninja approda inspiegabilmente negli States con intenti omicidi e, dopo aver orrendamente trucidato un famoso luminare della scienza mentre gioca a golf, massacra decine di agenti di polizia fino al punto in cui, circondato, viene costretto alla fuga da una valanga di piombo. Manco a farlo apposta, dopo aver spiegato che solo un ninja può uccidere un'altro ninja, vediamo morire il ninja per le ferite riportate, ma prima di morire fa in modo che la sua anima possieda una insegnante di aerobica che passava di lì per caso.
Se già la cosa vi pare delirante di suo, aggiungeteci che la procace donzella si invaghisce di un poliziotto con seri problemi di ipertricoidismo (leggi anche irsutismo), anche lui per puro caso colpevole di aver ucciso il maestro ninja. Inevitabile quindi la vendetta che lo spirito del ninja attua attraverso il corpo della giovane, che si esplica attraverso una sequela di evoluzioni ai confini dell'antigravità, patetici clichè anni '80, santoni Nippo-Cinesi, il tutto costellato di omicidi a ripetizione fino al catartico lieto fine da copione.
Benché questa pellicola contenga alcune scene imperdibili per i fanatici degli esilaranti trash ninja (tra tutte un ninja che senza un motivo si autoavvita piantandosi nel terreno), va detto che i sostanziosi intermezzi da teen movie anni '80 lo rendono a tratti autopunitivo e a tratti semplicemente noioso, banalizzando alcuni spunti sicuramente molto interessanti. Il piano sequenza iniziale, che vede il ninja compiere notevoli evoluzioni, tra cui un colpo di cerbottana che centra perfettamente la canna di una pistola facendola esplodere, è degno della migliore produzione stile Hong Kong, ma le numerose scene in cui si manifesta la possessione demoniaca (vedi il "volteggio" eseguito nello sgabuzzino del santone Giapponese) risultano troppo barocche e fanno perdere ritmo al film. Pochi sono gli spunti notevoli che vengono dalla piattissima colonna sonora e dai dialoghi tremendamente standard, che regalano l'unica chicca quando il santone dichiara che "la ragazza è posseduta da un ninja nero con tutti i poteri del nono livello".
Si salva il finale, ambientato in un tempio shintoista inspiegabilmente situato alla periferia di una metropoli statunitense: il brillante duello decisivo fra il redivivo ninja del nono livello e un ninja orbo arrivato appositamente dal Giappone per finire il film si conclude a vantaggio del secondo con una vigorosa coltellata nel cranio che pone fine ad ogni problema.

Paese USA
Attori principali Sho Kosugi, Lucinda Dickey, Jordan Bennett, David Chung
Genere Ninja
A chi è consigliato Per ninja-fanatici
Se ti piace guarda anche Ninja guerriero bionico, Ninja terminator
Reperibilità bassa
Voto


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